Autogestione, Pse, Aeroporto: le opinioni sul tema.

Lunedì 29 marzo in Consiglio comunale è passato il messaggio sul Polo Sportivo e degli eventi (Pse). Il Plr ne ha dibattuto a lungo, e pubblicamente. In assemblea si è votato su tre scenari e sebbene alla fine sia stata scelta una posizione, il partito è apparso spaccato. Da che parte state su questo tema?

Il Pse ha fatto discutere tantissimo e farà discutere ancora per molto. In Cc ho sostenuto questo progetto. Non ho mai fatto mistero del mio forte scetticismo circa lo spostamento dell’amministrazione dal centro, così come permangono dei dubbi sull’equilibrio tra costi e benefici nel contratto stipulato tra la Città e Hrs, ma i benefici che porterà il Pse sono maggiori rispetto alle criticità. Basti pensare a quelli enormi per le società sportive, e di riflesso per la popolazione, dalle nuove strutture senza dimenticare la riqualifica di un intero quartiere, la porta nord di Lugano, con appartamenti anche a pigione moderata e un enorme parco verde. Non da ultimo, un investimento anticiclico di centinaia di milioni, una manna dal cielo per rilanciarsi dopo una crisi economica storica come quella che stiamo vivendo, soprattutto considerate le garanzie che l’80% dei lavori saranno svolti da ditte locali.

Aeroporto. Su quest’argomento invece vi eravate alleati con il Ppd in Cc a suo tempo. Oggi il Municipio ha fatto le sue scelte, ma si trova confrontato con tre ricorsi. Come valutate questa situazione? Si sarebbe potuto fare qualcosa diversamente? Dei due progetti “finalisti”, ce n’è uno che vi sentite di appoggiare?

È prematuro pronunciarsi. Va però detto che alla luce dei ricorsi e dei malumori che sono emersi sulla stampa circa la procedura e la scelta dei due gruppi selezionati dal Municipio, qualche problema sembra esserci stato. Avrei senz’altro preferito una decisione secca, su un unico progetto. Detto questo mi auguro sinceramente che si possa ritrovare presto la serenità che permetta all’aeroporto di tornare a operare in tempi brevi. Per il bene del turismo e del mondo economico.

Autogestione. Come giudicate l’operato del Municipio? Troppo o troppo poco duro? L’ex consigliere di Stato Pedrazzini ha recentemente ricordato che nel 2002 proprio le capacità di compromesso e di trovare una soluzione di alcuni municipali (Bignasca, Cansani e ovviamente Giudici) permisero di trovare un’alternativa e cinque anni prima grazie fondamentalmente a Martinelli. È importante quindi saper proporre alternative. Vi chiedo quindi: se non all’ex Macello, dove può andare il Molino? O ritenete non spetti all’ente pubblico occuparsene?

nacaroglu LAREGIONESpetta a entrambe le parti trovare una soluzione equilibrata e ragionevole, rinunciando a ogni forma di prepotenza e di violenza, ovviamente. Oggi l’ex Macello è un simbolo per l’autogestione tanto quanto è simbolico per l’autorità il suo sgombero. Un muro contro muro inconcludente che non porta soluzioni e che acuisce il problema. È necessario essere pragmatici, proporre un’alternativa concreta, in modo da un lato di salvaguardare un’esperienza ventennale di cultura alternativa – che neppure la maggioranza municipale pro sgombero mette in dubbio – dall’altra di sviluppare il progetto di riqualifica dell’ex Macello deciso dal Cc.

Infine, le divisioni interne. Pur essendo sempre stato un partito con diverse anime, come tutti d’altra parte, ritenete che queste riescano a dialogare bene? Per la prossima legislatura come la vedete? Cosa si potrebbe/dovrebbe fare diversamente? Vi sentite ben rappresentati da questo Plr?

Sarò sincero. Spero, e mi impegnerò in ogni modo in tal senso, che la prossima legislatura apra una fase di pacificazione e di lavoro costruttivo sia tra le varie forze politiche che all’interno delle stesse. Lugano deve rimettersi a correre, senza più essere ostaggio delle tensioni partitiche, dei bisticci, delle polemiche e degli sgambetti. Questo è quello che pensano e ci chiedono la maggior parte dei cittadini ed è quello che penso e voglio fare anch’io.

Fonte: La Regione 1 aprile 2021